Chiese e Monumentichiesa della madonna di pietrafitta sala consiliare della misericordia
|
Castello degli AnguillaraIl castello è costruito su un basamento di roccia tufacea che affiora visibilmente lungo tutto il suo perimetro ed i locali del seminterrato sono in gran parte scavati nel masso. La costruzione è realizzata, per la maggior parte, in blocchi di tufo regolarmente squadrato con alcuni corpi costituiti da pietrame caotico e malta. La pianta dell'edificio è trapezioidale e al piano terra , gli ambienti sono disposti a lato di un blocco di roccia sul quale poggia il mastio. La facciata sud è inserita nella difesa muraria medioevale tra la porta di accesso al borgo e i caseggiati del nucleo primitivo, mentre l'ingresso del castello è situato sul lato nord e si apre sulla piazza del borgo prospicente la chiesa di S.Giuliano. Tramite una rampa si raggiunge il cortile interno che presenta, sul lato ovest, un loggiato a doppio ordine al quale si accede mediante una scala posta accanto all'ingresso. Nel cortile come nei prospetti, sono visibili le tracce delle modifiche che il castello ha subito durante i secoli. L'impianto originario è realizzato dalla famiglia Anguillara nel XIII secolo, la costruzione si è inserita nella preesistente difesa muraria tra la torre di avvistamento e la porta di accesso. Il primitivo castello, che poggia direttamente sulla roccia, comprende un recinto merlato di cui rimane traccia nella facciata nord, al centro sorge il mastio che gli ampliamenti successivi hanno completamente inglobato nella parte basamentale. Le due torri poste sul lato ovest sono state demolite nel XIX secolo a causa di cedimenti strutturali. Fig. 1 Il primo ampliamento subito dal castello può essere fatto risalire al XIV-XV secolo ed interessa alcuni vani realizzati sui lati est ed ovest. Sempre al XV secolo è da attribuire la piccola cappella privata al piano terra. La cappella ha le pareti interamente affrescate e l'esame dei dipinti dimostra una iconografia quattrocentesca sono raffigurati S. Agostino e S. Giacomo Maggiore. Le figure sono state riprese nei secoli successivi come mostrano alcuni punti del panneggio degli abiti e la decorazione dei gigli francesi in omaggio alla famiglia Farnese. Fig. 2 Nel XVI secolo periodo di maggior splendore per il casato il castello assume il definitivo aspetto di palazzo residenziale. Vengono eseguiti importanti lavori che trasformano radicalmente la struttura dell'insediamento medioevale. Sul lato sud, all'interno, del recinto, sono realizzati gli ambienti che inglobano il mastio e delimitano l'attuale cortile; al primo piano si apre una piccola loggia di tre arcate, che disimpegna la scala d' accesso al secondo piano. Sull'angolo nord-ovest viene costruita la torre circolare, mentre sulla facciata nord si aggiungono i contrafforti. Sul lato est viene costruito il corpo esterno al recinto primitivo comprendente un vano scala che permette un agevole disimpegno degli appartamenti residenziali. Con la realizzazione di questa nuova ala viene attuata la sistemazione , al primo piano, del grande salone di rappresentanza ribassando il livello del pavimento e tamponando la preesistente finestra per permettere la costruzione del monumentale camino, infine vengono aperti i tre balconi che si affacciano sulla piazza sottostante. Fig. 3 Nel XVII secolo decade l'importanza della famiglia Anguillara che vende i suoi possedimenti al Principe G.B. Borghese. La famiglia Borghese non ha mai risieduto nel castello ed anche se verranno eseguiti alcuni lavori di sistemazione, il palazzo inizia da ora la sua decadenza che lo porterà, nei primi anni del XIX secolo ad un avanzato stato di fatiscenza. Al XVII secolo risale la costruzione del loggiato a doppio ordine e contemporaneamente viene realizzata la scala a doppia rampa d' accesso al piano nobile. La sistemazione definitiva del cortile avviene, molto probabilmente, nei primi anni del secolo successivo, con la realizzazione delle finestre su tutti e quattro i lati comportando la chiusura del loggiato cinquecentesco Ipotesi di sviluppo
Pianta del Piano Nobile |